Il parto integrale. E' questo il significato. Mi sono trovata a leggere il titolo tra le ultime pagine di
un libro che mi è stato consigliato da Alberto Giacomini, I Nove Scalini, tra quelli consigliati della stessa casa editrice. Sono in attesa per la prima volta, e sto cercando di "afferrare" il massimo da questa esperienza straordinaria. Appena ho letto che si trattava di lasciare il cordone ombelicale
attaccato al bambino fino al naturale distacco, ho storto un pò il naso. Ho pensato: che esagerazioni! E' per gente che vuole proprio fare l'"alternativo"! Mi sono documentata, ho letto tanto a proposito, e ho scoperto che è la pratica più antica e naturale che riguardi il parto. I benefici che se ne traggono sono molteplici rispetto alla pratica del taglio del cordone:
- il neonato non è costretto a respirare forzatamente perchè la placenta lo aiuta ancora come per i nove mesi precedenti
- il sistema immunitario risulta più forte perchè nella placenta si trova ancora molto sangue che altrimenti andrebbe perso (o donato per gli studi sulle staminali)
- i bimbi nati con la placenta risultano più sereni, calmi, non soffrono di coliche addominali
- l'espulsione della placenta avviene più rapidamente, con meno rischi di emorragie e complicazioni per la mamma
Leggo che di solito ci vogliono circa tre/cinque giorni perchè avvenga il distacco naturale. La placenta va lavata e cosparsa di sale grosso e tenuta in una ciotola vicino al neonato. Questo implica un altro vantaggio: si è costretti a limitare le "visite a domicilio" di parenti e amici. Il neonato non potra essere facilmente preso in braccio da chiunque per via del cordone che via via si farà più sottile e rigido. Ciò permetterà ai genitori un periodo di completa dedizione l'uno all'altro e di adattamento e conoscenza del loro bimbo con i ritmi della natura.
Non sono molte le strutture che assecondano i desideri della partoriente, ma so che tanto sta cambiando.
Solo la "non conoscenza" porta a storcere il naso. Divulghiamo