“Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina. Ora, in verità, sono una maga e forse verrà un giorno in cui queste cose dovranno essere conosciute. E ora che il mondo è cambiato e Artù, mio fratello e amante, che fu re e sarà re, giace morto nell’isola sacra di Avalon, la storia deve essere narrata com’era prima che i preti del Cristo Bianco venissero a costellarla di santi e di leggende…”
Il cardine del romanzo è il conflitto tra la religione cristiana, ai suoi albori, e l'antica religione britannica, quella celtica, che ha il suo "cuore" e il suo simbolo nell'Isola Sacra di Avalon, dove i Druidi venerano la Dea Madre.
Morgana, sorella di Artù per parte di madre, è stata allevata ad Avalon, è una sacerdotessa della Dea e viene prescelta dalla Dama del Lago, la Grande Sacerdotessa Viviana (zia di Artù e della stessa Morgana) per partecipare al rito antichissimo delle Nozze Sacre, in cui il nuovo re si unisce alla terra che giura di proteggere...
Si tratta di Beltane, un rito sacro che nel libro viene descritto come unione della Dea Madre con il Dio della Terra. Da sempre tra i celti si celebra il fuoco Sacro. Dopo le danze attorno al fuoco i primi di Maggio ha luogo tra i boschi la cerimonia della Vita. I prescelti si uniscono in un amplesso che genera la vita ed è propiziatorio per i raccolti estivi.
La storia è affascinante, come fare a non sentirsi Morgana, una "strega", una "sacerdotessa" che col suo destino ha segnato la storia dell'Inghilterra e non solo... E' scritto da una donna ma non è un romanzo per sole donne, anche se gran parte delle vicende ruotano attorno ad esse.
Quasi quasi lo rileggo!